Explorers Way in auto

Adelaide è il giusto punto di partenza per percorrere la famosissima “Explorers Way”, un suggestivo viaggio lungo i 3.000 km che collegano Adelaide a Darwin, estremo Nord del continente. Diretti da Adelaide verso Nord, incontriamo uno dei primi simboli del South Australia, le montagne dell’antica catena montuosa, dette “Flinders”. I picchi frastagliati e i rilievi rocciosi delle Flinders si ergono a Nord di Port Augusta e si estendono per circa 400 km. La loro spettacolarità sta nei colori; con l’avanzare del giorno si passa dalle sfumature malva del mattino ai toni del marrone di mezzogiorno, fino al rosso ocra del tramonto. Le Flinders sono, infatti, da sempre tenute in considerazione per i giacimenti di ocra rossa che era impiegata per usi rituali e medicinali e che regala oggi questa enorme varietà di colorazioni.Questo starordinario paesaggio esiste da 800 milioni di anni ed è stato la casa degli aborigeni Adnyamathanha per decine di migliaia di anni.
L’attrattiva principale del Flinders Ranges National Park è il Wilpena Pound, un enorme anfiteatro naturale di 50 kmq situato al centro di questa imponente catena montuosa. Il modo più comodo per raggiungere questo luogo incantato è soggiornare al Wilpena Pound Resort che fornisce un bus navetta per raggiungere il Wilpena Pound. Dal resort si potranno, inoltre, percorrere numerosi sentieri fino al bordo dell’anfiteatro, dalla scalata di Mount Ohlssen Bagge al breve percorso fino alla Hill’s Homestead. Per apprezzare davvero le dimensioni e la maestosità di Wilpena Pound bisogna sorvolarlo in un volo panoramico.

Dedicate la mattinata alle attività nei Flinders Ranges per poi mettervi in auto nel primo pomeriggio alla volta di Port Augusta.

Sveglia all'alba per il lungo viaggio di oggi. Attraversando paesaggi desertici si arriverà nel cosidetto Northern Territory, patria del simbolo più conosciuto di tutta l’Australia; il monolito di Ayers Rock. Si tratta di una roccia che si innalza maestosa e che nasconde sotto terra due terzi della stessa altezza e che è simbolo di grande significato per le popolazioni aborigene.
Il Red Centre è un paesaggio naturale di piane desertiche, catene montuose erose, gole rocciose e i siti più sacri della cultura aborigena Australiana. Si possono tranquillamente spendere due giorni in questa magica località, provando esperienze uniche come cenare sotto le stelle allietati dal suono del didgeridoo o ammirare Uluru cambiare colore dall’alba al tramonto.
E’ fortemente consigliata anche la visita del Kata Tjuta (Monti Olgas), uno spettacolare gruppo di rocce a cupola che sorge a circa 35km dal monolito che formano profonde vallate e gole tra cui passeggiare soprattutto al tramonto, quando tutto questo raggiunge il massimo splendore.

Alice Springs rappresenta sicuramente un importante contatto con la cultura aborigena e la sua arte. La sua posizione è sicuramente remota, circondata dal vasto deserto rosso ma si è trasformata rapidamente in un “moderno” centro da cui si può partire o approfondire la conoscenza del mondo aborigeno.
Cercate di arrivare in tempo per poter visitare il museo locale e/o il centro del Royal Flying Doctor Service, un'importante e interessante servizio di ambulanza aerea che serve tutte le zone remote del paese.

Giungendo a Katherine si avrà la sensazione di essere approdati in una grande città con il suo omonimo fiume. E’ un ottimo punto di partenza per l’esplorazione del Katherine Gorge National Park, 30km a Est. Il fiume ha, infatti, scavato 13 profonde gole di arenaria dove si deve mettere in preventivo una giornata in cui andare in canoa, partecipare ad una crociera sul fiume o dedicarsi alle passeggiate nel bush. Si possono fare anche dei voli panoramici per raggiungere le gole più lontane oppure delle escursioni con la barca per ammirare da vicino le mille sfumature delle rocce.
In alcuni giorni della settimana operano anche crociere con cena a bordo: non esiste esperienza più romantica!

Ultima tappa di questo meraviglioso viaggio è il Kakadu National Park, testimonianza dello stretto legame tra i custodi aborigeni e il loro territorio, presentando una straordinaria concentrazione di antica arte rupestre. Il paesaggio che si presenta davanti ai vostri occhi dipende fortemente dalla stagione in cui si decide di visitarlo; si mostra a tratti desolato e riarso oppure rigoglioso e allagato. Bastano due giorni per fare una crociera nei billabong traboccanti di fauna, ammirare pitture rupestri lungo il bellissimo sentiero a Nourlangie, nuotare nelle piscine naturali ai piedi di piccole cascate e risalire fino in cima a Ubirr per ammirare un panorama mozzafiato sulla pianura alluvionale sottostante.